VISITA A VALLETTE
Il giorno 21 marzo 2019 abbiamo fatto una visita guidata nel quartiere Vallette; molte di noi abitano in quartiere, l’Associazione Manal si trova in piazza Montale, ma non conoscevamo bene il quartiere e la sua storia e quindi è stata molto interessante questa visita e molto utili le spiegazioni di Giorgio del Centro di Documentazione Storica della Circoscrizione 5 .
Ecco alcune delle cose che abbiamo osservato e imparato
IL QUARTIERE DI VALLETTE
Le Vallette sono un quartiere della circoscrizione 5 di Torino situato nell’estrema periferia nord-ovest della città, spesso viene assimilato al vicino quartiere di LUCENTO. Nella zona di Vallette c’erano solo orti fino al 1957 quando iniziò l’esproprio dei terreni per costruire i palazzi destinati ad ospitare gli immigrati dal sud che andavano a lavorare in fabbrica; sulle ceneri degli orti e dei campi nasce cosi il quartiere delle Vallette
Le case delle Vallette sono progettate dai più celebri architetti torinese dell’epoca: Gabetti, isola, Levi Montalcini. Sono tutte costruite con il mattone, ma sono diverse tra loro : alte, basse e con giardini.
Gli architetti hanno pensato agli abitanti che arrivavano da posti diversi e per questo hanno costruite le case con giardini e cortili comuni in modo da permettere di fare conoscenza tra loro e anche avere un posto per i bambini per giocare.
Alcune facciate hanno disegni diversi, così gli abitanti le riconoscevano senza chiedere ,perché non tutti parlavano lo stesso dialetto né sapevano leggere gli indirizzi.
Nel quartiere c’erano due scuole vicine, tutte due sono medie, una era frequentata dai bambini più bravi e l’altra da quelli meno bravi , questa cosa era negativa perché i bambini meno bravi non erano stimolati .Questa scuola adesso è sede del giudice del pace .
La chiesa è stata costruita prima della piazza, infatti la porta principale è sulla via.
Quartiere “Le Vallette”
La zona Le Vallette esisteva già ai tempi della Roma Antica, ma nasce come quartiere il 20 aprile 1958 per rispondere alla richiesta di nuovi alloggi dovuta al forte flusso migratorio proveniente da diverse regioni italiane . Flusso migratorio che annuncia il boom economico. Il nuovo quartiere ,all’inizio, viene utilizzato per ospitare i giornalisti intervenuti ai festeggiamenti dei 100 anni dell’Unità d’Italia. La costruzione del nuovo quartiere è causa di tanti espropri di cascine ,abitate da contadini che sono obbligati a cambiare lavoro non avendo più terreno da coltivare . La cascina Stella ancora oggi è presente nel quartiere e ricorda la grande fatica e lotta per riuscire a conservarla intatta ,solo un pezzo è stato demolito per aprire il passaggio in via dei Ciclamini.
Il quartiere è stato progettato da diversi architetti :Levi Montalcini,Gabetti,Isola che progettano case a schiera di sette piani e case con ampie corti interne e tetti a falde sporgenti nella zona di via delle Primule; il quartiere cresce con soluzioni tipologiche diverse che riprendono l’architettura tradizionale ma anche esperienze scandinave e britanniche. I diversi blocchi di palazzi sono separati da strade per veicoli ma all’interno ci sono tanti percorsi pedonali e grandi cortili .I palazzi più alti erano ben rifiniti ,con balconi e ampi spazi interni ;questi alloggi venivano consegnati a lavoratori che avevano un buon salario(impiegati). Le case più basse non avevano ascensori e grandi spazi verdi ed erano destinate a persone con salari più bassi , ma tutte le case sono di mattoni . Inoltre tutte le case sono rivolte verso ovest per ricevere la luce del sole tutto il giorno.
Gli architetti pensarono anche ai servizi e costruirono le scuole ,due scuole medie dove oggi (causa diminuzione di natalità) si è insediato il Tribunale Civile .La piazza Montale ,costruita in seguito ,era un punto d’incontro per le famiglie, è presente la chiesa che non è rivolta verso la piazza perché costruita prima. Nella piazza sono presenti uffici con diversi servizi per la cittadinanza :anagrafe ,consultorio ,servizi postali ma mancano ancora altri servizi primari come A.S.L. Alla fine della zona Vallette c’era la cascina Continassa dove hanno costruito lo stadio ed ancora oggi si indica come “zona Continassa”