Tumori dimezzati con una dose di PREVENILL


Venerdì 1 dicembre 2017 nella sede di Rete Oncologica alle Molinette di Torino, nel corso di un’affollata conferenza stampa è stato presentato un nuovo farmaco rivoluzionario che potrà dimezzare l’incidenza dei tumori. “Troppo bello per essere vero!” verrebbe da pensare. In realtà PREVENILL non è un farmaco ma è lo slogan della campagna che intende diffondere per tutto il 2018  le 12 raccomandazioni del Codice Europeo contro il Cancro. Ogni confezione (sembra una scatoletta da medicinali) conterrà un bugiardino dove compaiono proprio i 12 punti del codice, ovvero 12 modi per ridurre il rischio di cancro. Quale sia l’incidenza della malattia è sotto gli occhi di tutti: in Piemonte un abitante su venti ha avuto una diagnosi di tumore nel corso della vita (in totale, oltre 200.000 persone).
Si può ridurre in modo significativo il rischio di sviluppare un cancro adottando abitudini sane ed evitando quelle che sane non sono. Le raccomandazioni del Codice Europeo sembrerebbero poco originali, ma così non è se pensiamo alle abitudini della vita oggi. Viene sottolineata l’importanza di seguire una dieta sana: consumare molti e vari cereali integrali, legumi, frutta e verdura; evitare le bevande zuccherate e limitare i cibi ad alto contenuto calorico; evitare le carni conservate, limitare le carni rosse e soprattutto gli alimenti ad elevato contenuto di sale. Ugualmente, si consiglia di limitare l’uso dell’alcol e di abolire il fumo. Importantissimo l’invito a svolgere attività fisica ogni giorno (una mezz’ora di camminata veloce, fare le scale piuttosto che usare l’ascensore…). Alcune raccomandazioni riguardano i bambini, l’ambiente di lavoro e la casa, dove si vive abitualmente. Viene sottolineata l’importanza di aderire a programmi organizzati di screening (dell’intestino per uomini e donne, del seno e del collo dell’utero per le donne). Una lettura attenta delle raccomandazioni del codice europeo e soprattutto la sua applicazione nel quotidiano potrà risultare uno strumento per affrontare il cancro ed altre malattie cronico-degenerative e ridurre i costi socio- sanitari. Inoltre, è alla portata di tutti!
Sulla disseminazione del Codice europeo anti-cancro si sono impegnati la Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta (sotto la guida del dott. O. Bertetto), il Centro della Prevenzione Oncologica del Piemonte (CPO), il Centro di documentazione per la promozione della salute del Piemonte (DORS), Federfarma Piemonte e l’ordine provinciale dei Farmacisti e, non ultime per importanza, molte associazioni di volontariato e tutte le sedi della LILT.
Come funzionerà la Rete per la Prevenzione nel territorio chierese? Sono coinvolte due associazioni che operano in campo oncologico: V.I.T.A. e la sezione chierese della LILT. Le due associazioni hanno caratteristiche e “mission” diverse sotto alcuni aspetti.
La LILT di Chieri è sezione di un’organizzazione nazionale che si muove soprattutto nel campo della prevenzione primaria e della sensibilizzazione: organizza incontri come “i pomeriggi del benessere” e visite gratuite di prevenzione a Torino a cura di medici convenzionati. Si rivolge a tutti i malati oncologici e alle loro famiglie, offrendo sostegno psicologico.
V.I.T.A. è un’associazione territoriale, socia di Europa Donna ed opera secondo i principi di Rete Oncologica. Si rivolge alle donne operate di cancro della mammella, anche se ha progressivamente allargato l’accoglienza a donne ammalate di altre patologie croniche. Offre sostegno ed aiuto non solo alle pazienti ma anche alle famiglie; organizza conferenze sul tema della prevenzione oncologica e sulle principali modalità di cura; partecipa agli incontri del G.I.C. dell’ASLTO5 destinati alle donne appena operate (a cui vengono proposti percorsi di miglioramento degli stili di vita, utili per prevenire le recidive); le socie partecipano a diverse attività che si svolgono settimanalmente (fisiche, artistiche, culturali); volontarie operano nell’accoglienza alla mammografia (studio clinico Proteus) dell’Ospedale di Chieri.
Due associazioni proprio perché diverse nella loro conformazione sono una grande ricchezza per il territorio chierese. E sono intenzionate ad agire in modo sinergico per la salute collettiva!