Emergenza Coronavirus

Carissime, carissimi
V.I.T.A. ha sospeso dalle prime avvisaglie del Coronavirus tutte le sue attività al chiuso dal 24 febbraio; dal 9 marzo ha sospeso anche le camminate all’aperto. Facciamo nostro l’appello delle istituzioni e dei sanitari, da sempre nostri preziosi alleati, per diminuire quanto più è possibile le occasioni di trasmissione del virus.
E’ una scelta dolorosa, che crea sofferenza in chi fra noi con gioia offriva la sua presenza in ospedale all’accoglienza di Prevenzione Serena; è una “privazione” della reciproca compagnia, vero mutuo aiuto di cui tutte sentiamo l’assenza e che tante volte ci ha aiutato a superare momenti difficili.
Tanti messaggi e telefonate testimoniano momenti di crisi, nati dalla solitudine e dalla paura.
V.I.T.A. riprenderà il prima possibile, quando la situazione lo permetterà, incontri ed attività. Ci aspettano tanti progetti, per i quali non abbiamo mai smesso di lavorare.
Intanto, l’invito per tutti è a mantenere la calma, ad usare i nostri canali social, a coltivare un dialogo sia pure a distanza… Strategie che permetteranno di vivere con minori ansie questo periodo.
Qualche riflessione da condividere e su cui confrontarsi:
* La paura talvolta è utile. Noi che abbiamo incontrato il cancro lo sappiamo bene: aiuta a tener desta la guardia per la malattia. Certo, non deve tramutarsi in angoscia o paralisi .
* Il forzato diradare i contatti di questi giorni permetterà di capire quanto sia necessaria la relazione. L’incontro è un tesoro prezioso: noi, volontarie e socie, lo sappiamo bene, e sappiamo che è da coltivare.
* Tutte le esperienze dolorose, se metabolizzate, insegnano ed arricchiscono. Anche per questa sarà così.
L’ invito a tutti è di essere sereni e prudenti, di sentirsi vicini nonostante la distanza fisica.
Noi intanto ci prepariamo: quando riprenderemo, avremo un sacco di arretrato (conferenze, camminate, momenti conviviali …) che ci aspetta!

Valeria Martano

“Quando la tempesta sarà finita probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e uscirne viva. Anzi non sarai neanche sicura che sia finita per davvero. Ma su un punto non v’è dubbio. Ed è che tu, uscita da quel vento, non sarai la stessa che vi è entrata.”

(Murakami Haruki)