LE STATISTICHE DEL SITO RISORSA SECONDO GOOGLE ANALYTICS
Tra gli effetti del lungo fermo – che speriamo stia per finire – imposti dal corona virus, c’è anche il maggior tempo da dedicare ad attività che, nel quotidiano, i Volontari di Risorsa non riuscivano a seguire, dedicandosi principalmente all’ascolto, all’orientamento e al sostegno delle vittime di mobbing. Una di queste è la lettura di statistiche che danno la “metrica” del nostro sito Internet e, in parte, della pagina FB (risorsaonlus). Il linguaggio usato da Google Analytics è spesso “criptico” e rivolto ad addetti ai lavori (soprattutto per coloro che usano i siti Internet per scopi commerciali), ma un nostro Volontario ha cercato di capirci qualcosa, sperando di non aver frainteso i dati (come sembra dire l’immagine !). Ce ne scusiamo e accettiamo suggerimenti su come interpretarli in futuro…
Da gennaio 2020 ad oggi (24/4) 526 persone sono “utenti attivi” o “followers”, di cui 141 solo nell’ultima settimana (19-24/4) e 135 sono “nuovi utenti”, con una media di 16 al giorno. Ci sono poi i “fan” che dal 10-2 al 29-4 sono 348, ma l’indicatore più importante, che ci fa piacere, è che 368 persone (dal 2-2 al 30-4) abbiano messo un “mi piace” alla pagina Nella stessa settimana (19-24/4), si rileva che il 79% degli utenti (noi preferiamo chiamarli consultatori o persone interessate) hanno raggiunto il sito da ricerche “organiche” su Google, ma 17 “visualizzazioni” ( 6%) provengono dalla pagina FB di Risorsa e sono quindi, nel linguaggio di Google Analytics, considerati “referral”. E’ una buona notizia che dimostra la “sinergia” tra i nostri 2 social. Ancora, dal 26/3 al 24/4, gli utenti hanno effettuato 160 “sessioni”, corrispondenti a 1,18 sessioni per utente. Ciò significa che sono tornati più volte sul sito, come confermano le 221 “visualizzazioni”. Vengono consultate solo 1,3 pagine in ogni sessione, ma su FB le pagine salgono a 1,7 e, se il “tempo medio di permanenza” sul sito è di 0,28 minuti, su FB sale a ben 2,41 minuti. E’ un segnale di come il “tutto e subito” tipico dei social privilegi le notizie di FB rispetto alla “vetrina” istituzionale del sito. E’ anche importante rilevare che dal 23 al 29 aprile la fascia di età dei consultatori è compresa tra i 35 e 44 anni (30%), mentre la fascia da 25 a 34 anni conta per il 25%, essendo il rimanente suddiviso tra le altre fasce, verosimilmente tra gli “over 45” e che, concordemente a quanto risulta dai passaggi al nostro Sportello d’ascolto il 56% sono donne e il 43% uomini). Una notizia curiosa è che ben il 55% delle visualizzazioni proviene da un “device” mobile e solo il 44% da un computer e l’1% da tablet. Altra notizia rilevante, se è vera – ma non ci giureremmo è che la provenienza di chi è interessato alla nostra pagina riguarda principalmente il Piemonte (con 118 visualizzazioni), 42 ci leggono in Lazio e Lombardia e gli altri in altre regioni italiane. Ma è clamoroso che 5 persone sono residenti all’estero (Spagna, Germania e – udite, udite – : Argentina). E’ proprio vero, sembra, che Facebook sia un mezzo “virale” e “globale” Infine Google analytics ha rilevato anche le pagine del sito più viste fino ad oggi (ad esclusione, ovviamente, della “landing page”) Si tratta dei seguenti articoli:
- Tre storie di ordinario mobbing del 31/10/17, con 24 visualizzazioni (reperibile nella rubrica del sito “Testimonianze”)
- Inquadramento psicologico del mobbing del 23/3/17, con 23 visualizzazioni (reperibile nella rubrica del sito “”Psicologia e medicina”
- Perché l’equità in azienda può fare la differenza del 5/10/18 (reperibile nella rubrica del sito “Buone prassi & CSR), con 10 visualizzazioni
Come interpretare queste preferenze? Si direbbe che, dopo aver scoperto il nostro sito www.risorsamobbing.it, le persone ricerchino innanzitutto “testimonianze” su ciò che è la piaga sociale del mobbing e i danni che provoca. Poi sono interessate ai risvolti psicologici del mobbing, tema su cui Risorsa insiste da anni e che ne fa un punto forte delle sue attività (vedi Gruppo di mutuo aiuto). Infine il tema che, secondo noi, risolverebbe “ a monte” il problema del mobbing, cioè comportamenti responsabilmente etici e buone prassi da parte dei datori di lavoro: infatti l’ultimo articolo parla di come l’equità (verso i lavoratori) può fare la differenza in azienda, migliorandone le prestazioni. Invitiamo perciò i consultatori di questo sito Internet ad andare a leggere i 3 articoli !