Il Caffè Parlante: nuove forme di comunicazione e cultura inusuale a Volpiano
“Il Caffè Parlante“, l’evento svoltosi sabato 19 novembre nella sala Polivalente, ha centrato il suo obiettivo: oltre 70 perone di tutte le età hanno discusso tra di loro, in un ambiente confortevole, confrontadosi su temi culturali non usuali nei sabato pomeriggio volpianesi: dapprima su Anarchici e anarchia negli anni della globalizzazione. Dall’isolamento ai Black Bloc e successivamente su Perchè l’arte contemporanea.
Un esperienza nuova ed originale per il territorio da un idea di Alberto Cena: per la prima volta interventi di alto profilo culturale sono stati argomento di una vivace discussione tra i partecipanti, i veri protagonisti dell’evento e non solo semplici uditori di una conferenza. Nel primo intervento il professore Gianfranco Ragona ha sviluppato un’accurata analisi della storia dell’anarchismo sottolineandone aspetti su cui ancora oggi è interessante riflettere e tracciandone la parziale evoluzione nei movimenti contemporanei dei Black Bloc. Successivamente il professor Piero Burzio ha trattato la questione del rapporto tra le persone e l’arte contemporanea, utilizzando non una canonica esposizione, bensì intercalando una serie di interessanti e provocatorie domande agli intervenuti.
Gli argomenti sono stati poi trattati dai partecipanti, seduti a tavoli di discussione, attraverso modalità di comunicazione che hanno teso a valorizzare tutte le opinioni e le conoscenze dei singoli. In questo modo si è voluto attivare un modo di discutere tra persone che è andato oltre le difficoltà dell’attuale modo di comunicare. In un ambiente confortevole, una sala polivalente vivacizzata ed arricchita di opere pittoriche colorate del pittore Erio Grosso proprio per “ricordare” i caffè letterari del secolo scorso, il modo di confrontarsi è stato impostato sulla reale condivisione delle informazioni personali. Si sono così svolti confronti anche serrati, ma assolutamente arricchenti anche quando i pareri erano differenti tra di loro. Il confronto continuerà attraverso la pagina Facebook dell’evento, sulla quale verranno pubblicati alcuni interessanti spunti emersi nei tavoli.
E’ poi necessario spendere alcune parole sul ruolo di alcuni giovani, volpianesi e non, che hanno svolto il ruolo di “facilitatori della comunicazione”. Tutte le persone iscritte alla discussione avevano infatti deciso con la loro partecipazione di mettersi in gioco; non è però sempre facile parlare in pubblico, tanto meno davanti a persone perfettamente sconosciute e su temi che rientrano nelle nostre vite, ma sui quali non si ha tutti la stessa preparazione. I “facilitatori” hanno svolto un ruolo di mediazione ed hanno vissuto essi stessi un importante esperienza formativa.
Valorizzare Volpiano: era uno degli obiettivi del “Caffè Parlante” . E’ stato fatto con la cultura portata sul territorio ed anche attraverso prodotti tipici locali utilizzati per l’aperitivo che ha concluso la manifestazione. Si iè voluto in questo modo dare visibilità ad alcuni artigiani della gastronomia locali, i cui prodotti di ottima qualità, reale espressione dell’abilità produttiva volpianese, sono stati ampiamente apprezzati.
L’Associazione Terra di Guglielmo, attraverso le parole del suo presidente Ugo Cena, ha espresso la sua soddisfazione e spera di poter ripetere di nuovo quella che è risultata essere un iniziativa culturale che ha riscosso interesse e partecipazione in Volpiano ma con adesioni anche da altri comuni.
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